In una delle fasi più delicate della vita economica e sociale del nostro Paese, anche il settore industriale della DiMar Group Spa ha risentito degli effetti legati all’emergenza Coronavirus. E, a seguito dei provvedimenti legislativi per contrastare la diffusione del virus COVID-19, ha dovuto interrompere la propria attività produttiva core.
La proprietà e il management, confermando il senso di responsabilità che da sempre contraddistingue la DiMar Group Spa e per cercare di dare un proprio contributo al territorio, alla comunità e alle istituzioni in cui opera, ha voluto fortemente riconvertire in parte la propria produzione sviluppando e industrializzando le mascherine facciali e altri dispositivi per la salvaguardia della salute delle persone (copricapo e calzari).
Sfruttando le competenze tecniche e gestionali e la disponibilità di macchinari all’avanguardia, è partita subito l’attività di produzione di mascherine per cercare di dare risposte alle necessità del territorio dove è difficile reperirle.
Almeno in un primo periodo, la produzione dei dispositivi è stata avviata per offrire un servizio alle istituzioni locali senza alcun scopo di lucro. Nelle prime settimane sono stati donati circa 50 mila dispositivi tra mascherine rivolte alla popolazione e copricapo e calzari per il personale sanitario della ASL.
Visto il perdurare della situazione di emergenza e in preparazione delle fasi 2 e 3 per la parziale riapertura delle attività produttive e per rispondere alle esigenze dei cittadini, DiMar Group ha iniziato la commercializzazione delle mascherine offrendo un prodotto Made in Italy con materie prime performanti.
Per questa è nata la divisione interna tutta dedicata allo sviluppo e alla produzione di mascherine (DiMar Group Spa – Divisione Medicale). La produzione è iniziata con le mascherine rivolte alla popolazione, per poi sviluppare le mascherine chirurgiche.